torture

La più celebre tortura a pagamento è senz’altro il dentista.
Una tortura raffinatissima, utilizzata anche dagli antichi è dormire su un letto pieno di briciole di crackers. Ci sono anche torture più recenti: ascoltare di seguito tutti i cd che ha fatto la Pausini, oppure tentare di capire le battute del prof. M. di Scienza delle Costruzioni (in realtà è già una tortura tentare di capirlo). Altra tortura è, passata la sera prima tra i fumi dell’alcol fino alle 4, svegliarsi col trapano e il martello alle 8, perché i nuovi vicini non amano la disposizione del salotto.
Una tortura che i romani conoscono è: cercare parcheggio a trastevere di sabato sera. Girare intorno al fiume per 50 minuti, avvolti nel traffico caotico ma fermo. Fino a trovare parcheggio sotto casa vostra, ma dovendo pagare (pure!?!?!?) le strisce blu fino alle 3 del mattino.
La mente umana è tanto contorta da aver inventato decine di torture bestiali e spietatissime. Ma la peggiore tortura concepita, è la donna. Ha un linguaggio suo, che spesso si discosta dal significato presentato dal signor vocabolario. È una tortura molto sofisticata, e già immaginarla dotata di patente di guida, è una tremenda tortura per le nostre macchine…

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