rassegna teatrale

10 minuti a fissare una donna nuda fissa, immobile da un lato, e un tipo che faceva finta di suonare il violoncello senza emettere alcun suono. Una dura prova per capire se bisognava ridere e prenderli in giro, o piuttosto erano loro che ci prendevano in giro.
Credo di avere una fervida immaginazione, ma come si fa a pensare a una cosa più brutta di quello spettacolo?
Dopo 10 minuti finalmente la donna brutta ha iniziato a contorcersi, forse per la sua sofferenza (e anche la nostra) nell’ascoltare quel terribile suono che finalmente usciva dal violoncello…
Dopo mezz’ora di stretching della donna ce ne siamo andati prima che finisse quell’orrore. Non volevo ascoltare gli applausi di circostanza degli spettatori…
Uscito avrei fatto i complimenti anche allo spazzino: di sicuro se avesse voluto creare uno spettacolo sulla sua arte, sarebbe stato più avvincente e decisamente più decente.
 
PS
l’ingresso era gratuito, ma costava fin troppo per i miei gusti…
 
 

15 minuti di anticipo

Ieri stavo in metro, a poche fermate dal disastro, pochi minuti prima ero passato lì, in un treno come quelli, nell’ultimo vagone come sempre.
Spesso arrivo puntuale se non in ritardo a lezione, e quei 15 minuti?
15 minuti di anticipo.

sveglia alle 6:10

Oggi avevo un appuntamento importante alle 7-10 (leggasi "sette meno dieci"), sveglia alle 6e10. Ieri sera sono andato a letto all’una per svegliarmi alle 5. Alle 5:50 non ce la facevo più; mi sono alzato in silenzio, e sono andato a farmi una doccia. Per fare il meno rumore possibile aprivo l’acqua pochissimo. Nel momento dell’insaponatura più abbondante (quando il tuo corpo è una massa informe ricoperta di soffice schiuma targata pino silvestre), mi guardo beato intorno, e riflettendo che avrei potuto dormire ancora un altro po’, anziché mettere la sveglia alle 6:10, il mio sguardo si posa sull’orologio… già, le 6:10!
Nudo (o meglio, ricoperto di schiuma), faccio enormi passi alla Lupin per tutto l’appartamento, per far meno rumore possibile e per bagnare il meno possibile, mentre il chiasso della sveglia ormai diventa dirompente.
Mentre cerco la sveglia (perché sono sempre nascoste durante i momenti più imbarazzanti?!), si presenta come una foto di famiglia l’intera schiera di madre, padre, fratelli, ragazze di fratelli, incazzati neri alla ricerca di quella dannata sveglia, di fronte a un uomo nudo ricoperto solo da bolle targate pino silvestre.