pinopoli

Che disgrazia. Ci hanno tirato fuori dai giochi e siamo rimasti solo con gli alberghi di vicol… cioé "Zaragozana" e "Kenny’s".
In un gioco la vita di Pinolo: i posti dove ha viaggiato, dov’è cresciuto, dove l’hanno picchiato… stavano tutti lì, nero su verde sul tabellone del Pinopoli.
Se peschi gli imprevisti puoi ricevere un SMS di Bettozzi che ti chiama per la cena di classe, la temutissima cena e lì perdi i turni.
Naturalmente è andata come doveva andare: il gioco è stato battezzato con un bicchiere di birra, Tomassi non è venuto perché aveva degli impicci e il Pinolo è andato in bancarotta.

lo sceicco ha colpito

La compagnia del "…" ha messo in scena "Lo Sceicco Bianco".
Nonostante le aspre critiche pre-debutto che inisinuavano che lo spettacolo avesse una trama in stile Biutiful è andato tutto bene: lo spettacolo ha fatto furore;
merito degli attori che si sono dimostrati attoroni e soprattutto
merito dei registi che hanno saputo scegliere personaggi che si
incollavano perfettamente agli attori.
Per fare qualche esempio chi poteva fare meglio di Fabio lo Sceicco Bianco? Meglio della sognatrice-scrittrice chi era meglio di Giulia? Per non parlare di Bambola Appassionata: perfetta nel suo ruolo .
Tutti erano perfetti, solo che non posso dirlo apertamente per tutte le parti, se no le zie si possono offendere.
La platea, contro ogni pronostico, ha riso e applaudito per tutto il tempo e non ha lanciato pomodori, e solo per questo è stato un successone.

addio strisce blu!

Finalmente.
Non so chi è il responsabile, ma di sicuro doveva aver sniffato delle strisce bianche per poi colorarle di blu sull’asfalto e ricoprire tutti i parcheggi di Roma. Ma adesso abbiamo una piccola rivincita.
Il Tar del Lazio ha bocciato i parcheggi a pagamento in alcune zone fatte nel 2004, e in risposta il sindaco della Capitale ha deciso di sospendere tutte le strisce blu per tutto il territorio di Roma.
Non credo che sia una decisione definitiva, ma almeno è una piccola battaglia vinta dagli automobilisti incavolati blu.

l’attesa

Stai al telefono e una voce ti annuncia che mancano 45 secondi al tuo turno, dopodiché un pezzo della Primavera di Vivaldi. 30′ dopo stavo ancora al telefono all’ascolto di quell’odiosissima Primavera di Vivaldi. Alla fine ho attaccato il telefono.

Possibile che ti facciano aspettare così tanto? Almeno dillo che devi perdere mezz’ora della tua vita, in mezz’ora avrei potuto fare mille altre cose interessanti tipo guardare una televendita in qualche tivvù locale! E invece ero incollato alla cornetta ad ascoltare la Primavera di Vivaldi.
Bisogna sempre aspettare il proprio turno per ogni cosa: alla posta, dal dottore, al casello autostradale. Poi passa il proprio turno in un soffio, e allora uno si chiede perché così tanto tempo?

Così m’è venuta un’idea geniale: far perder esattamente lo stesso tempo di attesa al centralinista.
Ecco che quando è arrivato il mio turno ho iniziato a parlare del tempo, a svicolare le domande, ho iniziato a rispondere alle sue domande con altre domande, insinuavo che il centralinista voleva provarci con me e cose simili. Alla fine il centralinista m’ha attaccato il telefono in faccia.

Ma mica ho tempo da perdere io!

zacstein

È lui, il dr Zac che si è finalmente laureato ovviamente a pieni voti: 110&Lode con bacio-sexy accademico dal prof barbone. Questa volta non ha litigato col relatore, ma l’ha solo imbambolato con le nuove teorie che vogliono spiegare il mondo con un’unica formula. Possibile che l’economia debba inquinare ogni ramo universitario?
Io non sono del tutto contro, in effetti un mio vecchio prof mi diceva sempre che il mondo gira grazie ai soldi, ma ora s’inventano proprio di tutto: vada per gli (ingegneri) gestionali, ma ora anche i fisici economisti!
Eppure l’economia non è una scienza: se così fosse tutti quelli che lo studiano sarebbero ricchi sfondati!
Del resto si sa che la fisica non è una cosa seria: basta fare una linguaccia che puoi vincere il Nobel.
Dette tutte queste bestialità, complimenti dr zac!

tanto io la coppa non la volevo…

Alla fine è andata come doveva andare:

  1. La roma giocava misteriosamente in casa: dovevano essere 50% romanisti e 50% Interisti, ma magicamente hanno dato solo il settore ospiti all’Inter (alla faccia del campo neutro!)
  2. Il secondo gol della roma era partito con un fallo (naturalmente) non segnalato, e finito naturalmente con un fuori gioco netto (non segnalato)
  3. Ma quando vučinić tira il pallone in porta a gioco fermo non è più cartellino giallo? Sarebbe stato espulso. Mah…
  4. I falloni di mexès non sanzionati
  5. Quelle pere cotte che dal 70° fino al 90° stavano sempre a terra a fare i riposini, ma l’arbitro era distratto: dice che stava guardando un’altra partita

Naturalmente il romanista rosicone non ricorderà mai questi eventi, neanche le 8 partite consecutive che l’Inter ha giocato in 10, o i gol irregolari subiti.
Il romanista non si ricorderà mai degli aiutini ai giallorossi (anche in campionato) e festeggerà la coppetta come se avesse vinto i mondiali.

Tanto stavo allo stadio lì per caso: io tanto la coppa del nonno neanche la volevo… … …

 

amico jack

C’è una persona che per comodità chiamerò M che insiste nell’affermare che Jack esiste.
Lo sappiamo tutti che lui è solo frutto della sua immaginazione, ma M si ostina a tentare di dimostrare che non è pazza e che lui esiste veramente.

M conosce Jack da 7 anni e ½, ma con la scusa che abita in Inghilterra e che quando viene non vuol veder nessuno al di fuori di M perché è molto riservato, nessuno l’ha mai visto. Neanche i suoi amici più stretti.
Quando Jack viene a Roma, M si assicura che nessun amico possa vederlo: ecco che quando accompagnamo M a casa sua, ci fa accostare a 100 m di distanza da casa, e da lì ci indica un tipo qualunque che in quel momento sta attraversando la strada dicendoci che è proprio Jack.

M tenta di convincerci della sua esistenza per convincere sé stessa. E più tenta di convincerci e più M fa tenerezza, vien voglia di darle ragione e andare contro la realtà dei fatti.

Di Jack, oltre al nome, si sa solo che è biondo, abita in Inghilterra, riesce a scomparire nel nulla appena arriva qualche conoscente inaspettato. M è l’unica al mondo che lo conosce e che ci parla (da bambino anch’io avevo amici immaginari biondi che abitavano in Inghilterra che si chiamavano Jack).
Ogni tanto M tenta di dimostrare la sua esistenza indicandoci siti fantomatici su di lui, in pratica si limita a digitare su google "jack" aprendo il primo sito che appare… e puntualmente compare una pagina bianca.

90 minuti di sofferenza

L’Inter è sempre Inter. Sofferenza, fino all’ultimo, all’ultimissimo.
Vedo lo spettro del 5 maggio… In quel triste giorno stavo allo stadio. Meglio non ricordare…

Mi auguro che l’Inter perda contro il parma 10 a 0, e che il catania pareggi al 94′ con un rigore rubatissimo, solo per vedere le facce dei tifosi romanisti!!
Già, perché la roma non mi sta antipatica come squadra, sono i romanisti che sono una razza tutta loro. Una pessima razza che quando vince il derby deve farlo sapere a tutto il mondo, e se per sciagura vince lo scudetto lo deve far sapere fino a marte a colpi di clacson per un anno intero.

E poi no… Non potrei sopportare di finire alla gogna romanista con tutti gli sfottò…
A quel punto sarei costretto a difendermi così: "Calcio?? No, io seguo solo il cricket caraibico!"