Ritorno alle elementari

Subito dopo l’asilo, le elementari sono la scuola che mi ha dato di più, lì ho imparato tutto quello che so, compresa l’arte del cazzeggio.

La senilità si mostra quando uno regredisce, e la nostra classe ieri era particolarmente senile.
 
Oltre alle novità più importanti, come Rossella che si è sposata e ora si chiama Impalata (fra 10 anni divorzia e ci inviterà alla festa), Ilaria che aspetta un figlio, i gossip sui numerosi ex di Chicca, in fin dei conti ho notato che non siamo per niente cambiati, sì, magari un po’ più pelati e barbuti (le ragazze), ma ci siamo trovati benissimo, sembravamo un gruppo affiatato senza che piombassero quei fastidiosi silenzi imbarazzanti.
 
Diciamolo, Maniaco è stato il fulcro della serata!
 
 
Qua sotto una foto di ieri sera!

debitore cronico

È tutta la vita che sono in rosso, sono sempre pieno di buffi che prima o poi restituirò.

Ai miei devo 24,5 €… ma magari finisse lì: sono in debito con la mia famiglia perché mi vuole bene a prescindere, anche quando faccio casini o devono sorbirsi il solito filmino.

Con la scuola e l’università: devo un quaderno di appunti a un certo Matteo. Ogni volta mi riprometto di restituirglielo appena lo vedo, ma di Matteo neanche l’ombra.
Sono in debito dei numerosi caffé che vengono offerti. Dei troppi anni a cui i professori sono stati costretti a vedere il mio viso.

Sono in debito fino al collo con la salute: per fortuna riesco sempre a cavarmela da qualunque raffreddore e dagli acciacchi dei 26 anni.

Con la ragazza: le devo una scarpetta nuova, e oltre a questo tanti bei momenti intensi e molte risate.

Sono in debito con gli amici: oltre ai 2,98 € che devo restituire ad Alberto (e lui non lo sa), sono in debito di molte altre cose: di una fiducia cieca, infatti ormai sono tutti fiduciosi del mio ritardo cronico: ieri avevamo un appuntamento alle 10:30 e siamo tutti arrivati puntuali esattamente un’ora dopo! – Davide non aveva tanta fiducia: è arrivato prima –
Sono in debito con gli aiuti gratuiti che mi danno in qualunque occasione: anche quando c’è da dire che ho sbagliato tutto, devo cambiare tesi e che non ce la farò mai!
Sono in debito con gli amici anche perché quando ci sono loro tiro fuori il peggio di me stesso: certe volte faccio battutacce tremende che alla meno peggio la gente fa finta di non sentire.

Sono in debito con i primi appuntamenti: con tutte le ragazze che ho spaventato per il motivo della riga precedente.

Insomma sono un debitore cronico, e questi che ho elencato sono solo una piccola parte… Vi prometto che prima o poi restituirò tutto!

… Ma non penso.

simila 3, la vendetta del ritorno

SiMiLa3.
Finalmente la ormai classica festa ha raggiunto un buon livello: i carabinieri hanno bloccato la musica come in ogni festa che si rispetti (segno che le cose andavano alla grande).

Ci sono stati altri cambiamenti: le temute poesie che nessuno leggeva sono state del tutto depennate, Michela ha insistito per sostituirle con barzellette razziste.
Insomma, buona musica (fino ai carramba), molto alcol (ottima scusa per fare cose tremende e il giorno dopo negare l’evidenza dei fatti) e qualche sorpresa (riconducibile al punto precedente).

In effetti, qualche amico di amici non ben definiti, ha pensato bene di scattare qualche foto semiporno con la macchinetta fotografica della padrona di casa (quella delle barzellette razziste). Malauguratamente Superedo82, nei panni di detective ha fatto qualche indagine… E dunque nessuno scrupolo per far circolare su internet foto inchiodanti.
Non metterò le foto più squallide dei novelli pornodivi dei poveri, ma quel tanto per dare l’idea.

regali e tormenti

Siamo nei mesi di fuoco: in questo periodo ogni giorno ci sta un compleanno di qualche parente, amico o conoscente.

Naturalmente ci si sforza per trovare il regalo perfetto, pensato adatto per il festeggiato. Altre volte ci si limita a regalare agli altri ciò che si desidera ricevere per il proprio compleanno, in quel caso si può ricevere come regalo un cd di un gruppo rap underground tailandese
solo perché il fratello (ideatore del dono) è un patito del genere, poi
ovviamente sarà lui il primo a gustarselo, peggio se un ragazzo ha una
sorella e riceve la tanto desiderata casa delle Barbie super accessoriata.

Quando si cerca disperatamente il regalo ci si rende drammaticamente conto di non conoscere abbastanza i gusti del festeggiato… Fino all’ultimo minuto.

Si rischia sempre di deludere le aspettative.

C’è anche da pensare che i regali non vanno mai fatti troppo belli nè troppo azzeccati, se no l’anno successivo che gli fai? Il festeggiato si aspetterà qualcosa di ancor più bello. Insomma bisogna volare basso..


Se poi ci stanno festività ravvicinate, c’è il rischio che qualche festeggiato rosichi e
noti che a lui gli avete regalato soltanto i calzini con i colori della
sua squadra, mentre il giorno dopo si regala al fratello un completo
originale da calciatore, con tutto in tinta meno che i calzini.


Dunque i regali devono essere bilanciati,
e la bellezza dev’essere proporzionata all’importanza dell’evento: un
compleanno per i 18 anni vale molto, così come una laurea specialistica
vale più di quella triennale e senz’altro molto di più di un banale
compleanno (almeno qui i meriti ci stanno tutti).

Quando invece si passa dall’altra parte le condizioni non migliorano molto: anche quando si è festeggiato si rischia di deludere le aspettative di chi fa il regalo. Bisogna sforzarci di far credere al mondo intero che quella casa delle Barbie è il regalo più bello che potessi mai ricevere e che la volevi davvero! e dovrai così giocarci per almeno le prossime 24 ore.


Oggi è il trentesimo compleanno di un fratello L, ero tentato di regalargli un paio di scarpe, con un portafoglio senza soldi dentro, e magari anche un coltello, ma poi alla fine mi sono buttato a capofitto sulla scelta di un libro. Con la cultura fai sempre bella figura.

Gli ho regalato il libro del Ghinnes dei Primati 2008, e gli ho scritto nel biglietto: «Apri una pagina a caso, e adesso prova a battere questo record!»


…Deve ancora crescere di 98 cm

pinopoli

Che disgrazia. Ci hanno tirato fuori dai giochi e siamo rimasti solo con gli alberghi di vicol… cioé "Zaragozana" e "Kenny’s".
In un gioco la vita di Pinolo: i posti dove ha viaggiato, dov’è cresciuto, dove l’hanno picchiato… stavano tutti lì, nero su verde sul tabellone del Pinopoli.
Se peschi gli imprevisti puoi ricevere un SMS di Bettozzi che ti chiama per la cena di classe, la temutissima cena e lì perdi i turni.
Naturalmente è andata come doveva andare: il gioco è stato battezzato con un bicchiere di birra, Tomassi non è venuto perché aveva degli impicci e il Pinolo è andato in bancarotta.

zacstein

È lui, il dr Zac che si è finalmente laureato ovviamente a pieni voti: 110&Lode con bacio-sexy accademico dal prof barbone. Questa volta non ha litigato col relatore, ma l’ha solo imbambolato con le nuove teorie che vogliono spiegare il mondo con un’unica formula. Possibile che l’economia debba inquinare ogni ramo universitario?
Io non sono del tutto contro, in effetti un mio vecchio prof mi diceva sempre che il mondo gira grazie ai soldi, ma ora s’inventano proprio di tutto: vada per gli (ingegneri) gestionali, ma ora anche i fisici economisti!
Eppure l’economia non è una scienza: se così fosse tutti quelli che lo studiano sarebbero ricchi sfondati!
Del resto si sa che la fisica non è una cosa seria: basta fare una linguaccia che puoi vincere il Nobel.
Dette tutte queste bestialità, complimenti dr zac!

amico jack

C’è una persona che per comodità chiamerò M che insiste nell’affermare che Jack esiste.
Lo sappiamo tutti che lui è solo frutto della sua immaginazione, ma M si ostina a tentare di dimostrare che non è pazza e che lui esiste veramente.

M conosce Jack da 7 anni e ½, ma con la scusa che abita in Inghilterra e che quando viene non vuol veder nessuno al di fuori di M perché è molto riservato, nessuno l’ha mai visto. Neanche i suoi amici più stretti.
Quando Jack viene a Roma, M si assicura che nessun amico possa vederlo: ecco che quando accompagnamo M a casa sua, ci fa accostare a 100 m di distanza da casa, e da lì ci indica un tipo qualunque che in quel momento sta attraversando la strada dicendoci che è proprio Jack.

M tenta di convincerci della sua esistenza per convincere sé stessa. E più tenta di convincerci e più M fa tenerezza, vien voglia di darle ragione e andare contro la realtà dei fatti.

Di Jack, oltre al nome, si sa solo che è biondo, abita in Inghilterra, riesce a scomparire nel nulla appena arriva qualche conoscente inaspettato. M è l’unica al mondo che lo conosce e che ci parla (da bambino anch’io avevo amici immaginari biondi che abitavano in Inghilterra che si chiamavano Jack).
Ogni tanto M tenta di dimostrare la sua esistenza indicandoci siti fantomatici su di lui, in pratica si limita a digitare su google "jack" aprendo il primo sito che appare… e puntualmente compare una pagina bianca.

ecco di nuovo la cena di classe

Eccoci di nuovo all’appuntamento fatidico: la cena di classe. Organizzata naturalmente dalla solita romanticona Ilaria. Una cena organizzata con poco più di 150 e-mail spedite in 10 giorni. Poi si lamenta che tutti la mettono nello spam!
Si rivedono i compagni di scuola, quelli di parecchi anni fa, sono cambiati?? Per nulla: ecco che Figo da buona promessa pornostar tenta di trovare la sua fortuna truffando i clienti di ibei con libri che promettono di "ampliare doti" non ben definite, Rui che va alla ricerca del senso della vita viaggiando, lui ha capito tutto del mondo: alla fine promette che prenderà un biglietto di sola andata per chissà quale meta esotica…
Qualche sorpresa c’è: si scopre una maratoneta che si fa 30 km al giorno… Forse al locale è venuta a piedi.
Questa è la solita vetrina, dove bisogna dare un’impressione di riscatto, di rivincita: far capire a tutti che sei diventato un gran figo, e che ormai hai un futuro di successo.
Ecco che prima di uscire scarico al volo una foto di modella da internet, la metto sullo schermo del cellulare per vantarmi un po’ tra gli amici: così tutti vedranno che sono diventato un novello plei-boi, e così farò la mia porca figura.
Qua sotto c’è la foto che ho scaricato.

roscia parto

Per l’ormai annuale cena di classe (Roscia party, o parto vista come procede l’organizzazione), in poco più di una settimana, la mia casella postale è stata intasata da ben 100 e-mail, senza contare le mie quasi 20 di risposta per creare quel caos di disinformazione permanente.
100 e-mail per arrivare alla conclusione che si farà il 18 Aprile. La cena si farà, non si sa cosa si cena nè dove nè si sa chi siamo. Ovviamente ci si scaglia sui locali troppo fighetti, quelli tutt’altro che fighetti, carne/pesce, pizza o andare al parco… Ma poi si scopre che "parco" è il nome di un locale. Chi propone locali dove ci sono spogliarelliste (tanto a dispetto del nome della festa siamo tutti uomini), e chi pone come requisito indispensabile una doppio malto scura.
Io intanto proseguo a fare casino spedendo altre inutili e devastanti e-mail…

per favore, niente piraña

Il primo aprile è stato sempre imbarazzante. Era faticoso tentare di incollare un pesce sulle schiene degli sfigati. Troppa fatica, così ho sempre preferito fare la parte dello sfigato e portarmi sulle spalle un pescetto di carta.

Quest’anno, puntuale come l’ora legale è arrivato il primo aprile. Una e.mail intestata al "Comune di Roma" mi diceva…

«
Date: Tue, 1 Apr 2008 19:27:02 +0200
Subject: comunicazione
From: comune_di_roma@libero.it
To: ed0@hotmail.it

Egregio sig. Edoardo D.,

Le
scrivo per comunicarLe che il Comune di Roma ha ritenuto opportuno
revocare la carica
affidataLe di Presidente della sezione 24444444, presso
il seggio elettorale di via Morro Cretino, adducendo per tale scelta le
seguenti motivazioni:

1) Inefficienza nell’adempimento della
Sua mansione: è giunta notizia che Lei ha impiegato le ore lavorative
per svolgere le Sue commissioni personali
(la Sua persona è stata
avvistata e identificata nei pressi delle Poste Italiane) o per
assolvere ai Suoi bisogni alimentari (la Sua persona è stata avvistata
e identificata nei locali del ristorante Pastarito di via Cassia)

2)
Lassismo nei confronti dei Suoi scrutatori: è giunta notizia che Lei ha
esentato dal completamento del lavoro uno scrutatore adducendo come
giustificazione il fatto che quest’ultimo dovesse, il mattino
successivo alle operazioni di scrutinio, imbarcarsi in direzione della
Regione Sardegna

3) Smarrimento della matita elettorale, lasciata erroneamente cadere all’interno dell’urna contenente le schede elettorali

4)
Utilizzo goliardico degli adesivi
adibiti alla identificazione delle
cabine elettorali, e furto di almeno uno dei suddetti adesivi, oltre
che di altro materiale di cancelleria fornito per le operazioni
elettorali

5) Svolgimento di attività ludiche nelle ore e nei
luoghi adibiti allo svolgimento delle operazioni elettorali: la Sua
persona è stata vista dedicarsi a enigmi e indovinelli di varia natura,
alla quale imputazione si aggiunge l’imbrattamento volontario del
foglio adibito a ricoprire i banchi della sezione

6) Incitamento a scommesse clandestine sulle percentuali di affluenza alle urne e sull’esito delle operazioni di scrutinio

7)
Abuso di potere nei confronti della Sua segretaria, la quale ha più
volte manifestato disapprovazione nei confronti del Suo modo
scarsamente professionale di gestire l’incarico affidatoLe: la Sua
persona è stata vista recarsi presso il seggio elettorale all’interno
dell’autovettura guidata dalla Sua segretaria, ed essere ricondotta
presso il Suo domicilio dalla medesima autovettura

8)
Sponsorizzazione non autorizzata del Suo incarico per via informatica,
tramite fotografie e formule verbali che incitano all’idolatria e
all’inneggiamento della Sua persona

Tenuto conto di quanto
sopra, mi duole comunicarLe la Sua revoca da Presidente della sezione
24444444
, e la Sua definitiva esclusione da qualsiasi futura operazione di
scrutinio in territorio italiano.
Certa che questo provvedimento
contribuirà a fortificare la Sua malleabile coscienza civica, Le invio
i miei più distinti saluti.

                                          Per il Comune di Roma 

                                            Silvia Zappalaterra

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Ora non so se tutti capiranno tutto… Ma chi deve capire capisca.